Nel sogno di B.P. il Jamboree nasce come incontro tra culture diverse per una concreta opportunità di pace tra i popoli. In un’epoca in cui è più facile costruire muri e chiudersi dentro le proprie sicurezze, il contingente federale ha individuato nell’immagine del ponte il simbolo di ciò che unisce realtà distanti ma che possono dialogare.

Mai figura architettonica è stata, nella storia, così carica di significati metaforici: non è soltanto quel manufatto che permette di superare un ostacolo: è molto di più. Il ponte è simbolo di passaggio, luogo pericoloso ma anche salvifico. È sospeso tra due mondi, è una metafora di ciò che mette in relazione unità che stanno tra loro distanti, oltre che distinte, rendendo possibili passaggi e congiunzioni altrimenti impensabili.

È un’immagine concreta di ciò che l’uomo ha imparato a costruire per superare la condizione dell’isolamento, rappresenta una sfida perché pericolosamente teso sul vuoto. È simbolo di reciprocità: si può percorrere sia in un senso che nell’altro. Rappresenta anche l’attrazione verso ciò che è sconosciuto, la spinta verso l’oltre, l’altro, il diverso. La capacità creativa di costruire ponti consente la comunicazione e la possibilità di incontro tra differenti sponde, senza per questo ostacolare né ostruire il fluire di ciò che in mezzo scorre.

Dove si costruiscono ponti non ci sono assimilazione, fusione o identificazione totali, ma neppure scissione o isolamento. Il ponte è cioè esperienza concreta di unità e diversità insieme, di opposti che, solo in quanto si sono riconosciuti tali, possono infine arrivare a congiungersi”.

Come sarà il futuro dipende anche dagli occhi con cui lo sapremo guardare: il ponte trasforma il confine in soglia. Vogliamo credere che

è più facile costruire ponti che innalzare muri”.

 

Il logo rappresenta dunque un ponte, un ponte significativo per noi scout: il ponte di Leonardo proiettato dall’alto. Nell’immediato, l’immagine può ricordare un muro, uno steccato, solo uno sguardo attento e disposto ad osservare da una prospettiva differente consente di vederne la reale natura.

Questo è l’atteggiamento proprio dell’ambasciatore, colui che si farà ponte tra la cultura e lo scautismo italiano e il mondo che avrà occasione di incontrare, pronto a vivere e leggere ogni opportunità ed incontro con uno sguardo nuovo, curioso, accogliente, desideroso di andare oltre la superficie, pronto a rinunciare al consueto punto di vista.

Per questo motivo ad ogni unità di formazione (reparti, clan e compagnie) è stato assegnato il nome di un ponte con una storia significativa legata al territorio di provenienza.

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